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Visualizzazione dei post da 2018

Le "Grandes Heures" d’Anna di Bretagna

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Preziosi gioielli della miniatura medievale  e rinascimentale, i Libri d'Ore hanno accompagnato per secoli la preghiera di personaggi illustri, principi e principesse regnanti d'Europa, scandendone le giornate al ritmo della Liturgia delle Ore. Tratti dal breviario e mai considerati libri liturgici, i Livres d'Heures, Libros de Horas, Book of Hours , erano essenzialmente costituiti dal Salterio, la raccolta di 150 salmi composti dal re David, orazioni da recitare durante la settimana, secondo la scansione delle ore canoniche.  Nel corso del XV secolo, periodo del loro massimo splendore e maggiore diffusione, i Libri d'Ore si arricchirono del Calendario, dell'Ufficio della Vergine, delle Litanie e dell'Ufficio dei Defunti. Elaborate e raffinatissime, le immagini di questi libri di preghiere costituivano autentici capolavori, scaturiti spesso dal genio di artisti famosi. Splendide scene bibliche, dipinte con  grande ricercatezza cromatica  e  con dovizia di

"Fiori, Frutti, Kosmos"

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Nella quiete degli spazi monastici della Basilica di Santa Cecilia in Trastevere si è inaugurato lo scorso 15 settembre il Corso di Pittura Botanica "Fiori, Frutti, Kosmos" , dedicato alle piante bibliche coltivate nel chiostro medievale del Monastero.  Primo tema del Corso è stato il Ficus carica L. , pianta ricca di significati simbolici e dotata di straordinaria bellezza.  Fonte perenne d'ispirazione per gli artisti, il Fico rimanda allo scritto veterotestamentario della Genesi, in cui i  nostri comuni antenati, Adamo ed Eva,  si cibarono del l'albero del bene e del male ... Albero di Fico dalla "Casa del Frutteto",  Pompei, I sec. dC. "Il Peccato Originale". Lorenzo Maitani, inizi del XIV secolo. Osservate con viva attenzione, le belle foglie palmate del Fico, insieme con i siconi verdi o bruni, sono diventate un formidabile soggetto su cui esercitare la mente e la mano, immersi in un'atmosfera di grande concent

Tornando a Raoul Dufy e alle sue Rose

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Se nell'ambito del Fauvismo Raoul Dufy ha dato vita ad opere di grande originalità e freschezza, utilizzando efficacemente il suo talento grafico e coloristico, con uguale maestria egli ha operato come disegnatore tessile, rivoluzionando fra il 1909 e il 1930 la produzione di stoffe per la moda e per l'arredamento.  Dopo l'incontro con Matisse che lo introdurrà al Fauvismo, sarà lo stilista Paul Poiret a segnare per Dufy un nuovo percorso creativo, offrendo all'artista la possibilità di far emergere il proprio genio nel campo della decorazione tessile. In seguito, la ditta "Bianchini et Férier", attratta dalle innovative creazioni di Dufy, si assicurerà con un contratto l'esclusività della sua opera. Raoul Dufy, "Rose", 1920 ca., gouache su carta (originale ) Nelle composizioni seriali dell'artista, come in quelle più libere e meno strutturate, il motivo della Rosa ricorre frequentemente. N elle soluzioni  prossime al decorati

Le Rose di Raoul Dufy

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Era un ragazzo povero costretto a lavorare per vivere, ma dotato di grande talento. Oggi Raoul Dufy è considerato un artista tra i più originali e versatili del XX secolo. Nato a Le Havre nel 1877, studente lavoratore dall'età di quattordici anni, dopo aver frequentato l'Ecole de Beaux-Arts della sua città natale , nel 1901  riesce a recarsi  a Parigi grazie ad una modesta borsa di studio e lì, sotto la guida del Maestro P. Bonnat, si dedica alla pittura impressionista. V enuto a contatto con il colorismo di Matisse, Raoul Dufy ne rimane folgorato, divenendo uno dei più brillanti pittori del movimento Fauvista. Raoul Dufy, "Trente Ans ou la Vie en Rose" Oltre al forte senso del colore che lo porta a prediligere tinte squillanti, Dufy trova nell'eleganza dei grafismi, sovrapposti alle macchie cromatiche, la cifra caratteristica della sua arte. L inee e colori interagiscono sulla tela, traendo forza le une dagli altri, realizzando una sintesi ricca di gioi

LABORART, "Petali e Pennelli", Corso di Acquerello Botanico in Monastero.

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Ecco alcune delle foto del Corso di Disegno e Acquerello Botanico che ho tenuto nei passati mesi di maggio e giugno 2018 presso Laborart , il laboratorio dell'antico Monastero Benedettino di S. Cecilia, in Roma.  Ricordo l'esperienza di  "Petali e pennelli"  come bella e appassionante per me, docente del corso e  per i numerosi allievi, tutti partecipi e impegnati a fondo nell'arte dell'osservare e ritrarre le piante! ( Fotografie di Ilaria Miani )  

LABORART, Corso di Acquerello Botanico al Monastero di S. Cecilia, in Trastevere.

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Dal prossimo 15 settembre 2018 inizierà il c orso di Acquerello Botanico "Fiori, Frutti, Kosmos" , per dipingere le piante bibliche coltivate nel chiostro del Monastero Benedettino di Santa Cecilia, in Trastevere: Fico, Melograno, Ulivo e Palma .  il Corso, composto da sette lezioni di cinque ore ciascuna, saranno tenute da Aurora Tazza presso il laboratorio d'arte del Monastero "LaborArt".  Chi desidera, potrà approfondire questi temi anche da un punto di vista spirituale, seguendo le relative lezioni di Mons. Crispino Valenziano. Le lezioni sono aperte a tutti ed è possibile scegliere anche uno o più temi fra quelli proposti. Le iscrizioni sono già aperte e devono essere effettuate presso il Monastero di S. Cecilia. Si chiuderanno l'8 settembre. Per ulteriori informazioni scrivere a: laborart@benedettinesantacecilia.it aura.tazza@gmail.com