Madeleine Françoise Basseporte, prima e unica donna "peintre ordinaire du roi"
M.F. Basseporte, Althea rosea. |
Le aspirazioni professionali di questa giovane artista, ricca di entusiasmo e di talento, potevano a quel punto considerarsi realizzate, invece Madeleine, forse spinta dalla necessità di procurarsi profitti maggiori per sé e sua madre, decise di voltare radicalmente pagina, volgendo i propri interessi verso una disciplina in quel momento al centro dell'interesse di artisti e scienziati: la "Pittura di piante". Si noti bene, di piante e non di fiori. La Pittura botanica, diversamente da quella floreale, è infatti una complessa disciplina che si muove lungo il binario dell'arte e della scienza. Madeleine sceglie ambiziosamente e coraggiosamente di percorrere questo cammino faticoso e disseminato di ostacoli, sapendo di doversi confrontare inevitabilmente con i grandi miniatori naturalisti francesi del passato e del presente: Nicolas Robert, "peintre en miniatures" del re Luigi XIV e Claude Aubriet suo successore presso Luigi XV, entrambi autori delle opere costituenti la celebre collezione "Recueil des Velins" destinata alla Bibliothèque Royale.
M.F. Basseporte, Fritillaria imperiale. |
Fu proprio Aubriet, pittore del Jardin du Roi, ad introdurre Madeleine Françoise Basseporte in questo ambiente altamente specializzato ed esclusivo, scegliendola come sua assistente e, nel 1735, quale erede della sua prestigiosa carica.
Prima e ultima donna a ricoprire il ruolo di "peintre ordinaire" di Luigi XV, Madeleine pagherà purtroppo questo onore, tutto maschile, con la rinuncia a percepire un adeguato onorario. In pratica, a fronte del privilegio accordatole, accettò di lavorare per pochi denari. All'incarico reale la pittrice dovette affiancare, per assicurarsi un'esistenza decorosa, normali commissioni private, sempre scelte nell'ambito della pittura di piante.
M.F. Basseporte, Iris oncocyclus. |
Dopo sessant'anni d'intenso lavoro, Madeleine Françoise Basseporte si spense il 6 settembre 1780, onorata e celebrata come artista d'eccezione, sia per l'indiscusso talento, che per la capacità di svincolarsi dai pesanti condizionamenti di leggi, consuetudini sociali e radicati pregiudizi imposti alle donne del suo tempo.
La sua notevole figura, caduta ingiustamente nell'oblio e a nostro avviso tutta da riscoprire, ci ricorda, pur nella sua unicità, altre due eminenti pittrici naturaliste del secolo precedente: la miniatrice italiana Giovanna Garzoni, autorevole esponente della celebre Accademia di S. Luca e l'esploratrice tedesca Maria Sibylla Merian, la quale non esitò ad abbandonare gli agi di una vita borghese per dedicarsi allo studio e alla rappresentazione pittorica della natura selvaggia, nel lontano Suriname.
AuT
Cliccando qui è possibile accedere ai dipinti originali di Madeleine Françoise Basseporte, oggi conservati presso la Bibliothèque nationale de France (da Gallica).
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